Dicono di lui
Divulga nel modo giusto musica e melodramma. Riccardo Chailly, direttore d'orchestra
Eccellenti le orchestrazioni Polypop! Paolo Conte, cantautore
Paolo Colombo è dotato di una ispirazione di ampio raggio, che si muove su terreni diversi, dalla musica tre-quattrocentesca ad un raffreddato romanticismo del '900 francese fino all’utilizzo di strumentazioni elettroniche: questo eclettismo mi stupisce e nel contempo mi disorienta… Pupi Avati, regista
Scrivere musica oggi impone una presa di posizione precisa nei confronti della storia e della situazione socio politica: in entrambi i casi ha scelto la via della comunicazione… L’eclettismo di Paolo Colombo … è il risultato di una faticosa ricerca per raggiungere un pubblico sempre più vasto, conservando la qualità della sua musica. Gottfried H. Wagner, musicologo e regista
Ringrazio Paolo Colombo per la riflessione, per la suggestione… Non è facile musicare espressioni sibilline… Lo ringrazio per aver reso omaggio alle bellezze di Siena, per averci reso più responsabili dei nostri tesori… Antonio Buoncristiani, Arcivescovo di Siena
Se cerchiamo una valida alternativa alla musica leggera ma non abbiamo il coraggio di passare alla classica, se ci piace la musica vocale ma non ne possiamo più dei canti di montagna e dei gospel, allora l’idea Polypop di Paolo Colombo può rappresentare una valida proposta: la qualità della musica leggera italiana riletta in chiave polifonica rinascimentale, ovvero quando due linguaggi d’arte ne fanno nascere un terzo, la Polypopfonia Claudio Ricordi, giornalista musicale
Paolo Colombo appartiene a quel novero di compositori che tentano il recupero dell’emozione e del discorso. Nella sua musica c’è il dramma di un’età franta: il suo buio non è assoluto ma drammaticamente frequentato da presagi di luce. Attinge alla vasta gamma dei suoi registri. Ha un talento versatile, capace di profondità ma non vergognoso alla leggerezza, versato a una espressività potente ma controllato e lontano da ogni enfasi. Roberto Mussapi, poeta